Agevolazioni fiscali ristrutturazioni: aggiornamento marzo 2019
Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio possono essere richieste consistenti agevolazioni fiscali, sia per i lavori effettuati sulle singole unità abitative sia sulle parti comuni di edifici condominiali.
È possibile detrarre dall’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, fino al 36% delle spese sostenute, per un limite massimo 48.000 euro per unità immobiliare delle somme che saranno pagate dal 1° gennaio 2020.
Inoltre, per le spese effettuate nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 30 giugno 2013, la detrazione fiscale dall’Irpef ammonta fino al 50% per un limite massimo di 96.000 euro. Il bonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2019 grazie alla Legge di Bilancio 2019.
Possono usufruire delle agevolazioni fiscali tutti i soggetti contribuenti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia.
Agevolazioni fiscali per le singole unità abitative
I lavori per i quali sono previste le agevolazioni fiscali per le singole unità abitative sono:
Manutenzione straordinaria. Si tratta di interventi che non vanno ad impattare sulla volumetria dell’organismo e non ne cambiano la destinazione d’uso. Tra questi lavori rientrano la costruzione di scale, la realizzazione e il miglioramento dei servizi igienici e in generale gli interventi per l’efficienza energetica dell’edificio.
Restauro e risanamento conservativo. Per restauro e risanamento conservato si intendono tutti quei lavori volti alla conservazione della casa e della sua funzionalità. Tra questi troviamo, ad esempio, l’apertura di finestre per esigenze legate all’areazione e l’adeguamento dell’altezza del solaio.
Ristrutturazione edilizia. Con questo termine si indica l’insieme degli interventi atti a trasformare in toto o in parte un organismo edilizio. Tra questi lavori troviamo, ad esempio, il rifacimento della facciata di un edificio, l’apertura di porte e finestre e la realizzazione di un balcone.
Agevolazioni fiscali per le parti condominiali
Per le parti condominiali le agevolazioni fiscali riguardano anche interventi di manutenzione ordinaria. Si tratta di lavori di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture e opere per preservare l’efficienza degli impianti.
Inoltre, le agevolazioni fiscali non si limitano alle detrazioni dell’Irpef ma riguardano anche la possibilità di pagare l’Iva ridotta al 10%.
L’Iva agevolata
L’iva agevolata è prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. In base al tipo di lavoro, l’agevolazione si applica sulle prestazioni dei servizi dell’impresa che esegue i lavori e, in alcuni casi, sulla cessione dei beni. Nel primo caso per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle unità immobiliari abitative l’Iva è al 10%. Mentre per beni, l’aliquota agevolata si ha solo se essi vengono ceduti nell’ambito del contratto di appalto. Infatti, quando l’appaltatore fornisce beni “di valore significativo”, l’Iva ridotta si applica solo sulla differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni stessi. Facciamo un esempio: se il costo totale dell’intervento è pari 10.000 euro, il costo per la prestazione lavorativa, è 4.000 euro e il costo dei beni significativi (rubinetteria e sanitari) è uguale a 6.000 euro, allora l’Iva al 10% si applica sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento e il costo dei beni significativi.
Agevolazioni fiscali per i Bagni
Addentrandoci nello specifico dei bagni, vediamo per quali interventi può essere richiesta le agevolazioni in base alla tipologia abitativa:
a) Parti Condominiali.
Le spese per cui è possibile richiedere le agevolazioni sono:
o Impianto idraulico. Riparazione senza innovazioni o sostituzioni
o Pavimentazione esterna. Rifacimento con dimensioni e materiali uguali a quelli preesistenti.
o Pavimentazione interna. Riparazioni senza innovazioni.
o Sanitari. Riparazione apparecchi sanitari e opere edilizie varie (tubazioni, piastrelle, ecc.).
b) Singole unità abitative.
Le spese per cui è possibile richiedere le agevolazioni sono:
o Impianto idraulico. Sostituzione o riparazione con innovazioni rispetto al preesistente.
o Sanitari. La sostituzione degli apparecchi sanitari è detraibile solo se integrata o correlata a interventi maggiori per i quali spetta l’agevolazione. Realizzazione di servizio igienico interno.
o Pavimentazione esterna. Nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente modificando la superficie e i materiali.
o Pavimentazione interna. Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte interna.
Come ottenere le agevolazioni fiscali
Per ottenere le agevolazioni fiscali basta indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile. Inoltre, i pagamenti devono essere effettuati mediante bonifico bancario o postale con il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il codice fiscale o numero di partita iva del beneficiario del pagamento e causale del versamento il riferimento alla norma articolo 16-bis del Dpr 917/1986.
Maggiori informazioni sono presenti sulla pagina delle ristrutturazioni edilizie del sito dell’Agenzia delle Entrate.