Ogni anno si stima che oltre il 70% degli italiani tema di subire un furto dentro casa, soprattutto con l’avvicinarsi delle vacanze estive. Che si tratti di un appartamento o di una villetta la sicurezza sembra non essere mai troppa, a maggior ragione quando si sente parlare di un aumento record dei furti: uno ogni due minuti circa. Non sono pochi coloro che rinunciano ad un viaggio, ed altrettanti ingegnano soluzioni alternative che possano fungere da deterrente. Ad esempio, fra i vari sistemi ammessi dalla legge, qualcuno opta per i cosiddetti offendicula, ossia una serie di accorgimenti finalizzati a disincentivare l’ingresso di estranei all’interno di una proprietà privata.
Scopri come avere una casa sicura durante le vacanze estive
I vari sistemi di sicurezza casa disponibili sul mercato sono numerosissimi ed alcuni sono dotati di tecnologie innovative capaci di inviare in contemporanea, mediante un’applicazione installata sullo smartphone, le immagini interne ed esterne dell’abitazione. Un’evoluzione tecnologica che permette di monitorare casa anche a distanza di migliaia di chilometri, e che consente a proprietari ed inquilini di avvertire immediatamente le forze dell’ordine o di utilizzare i fotogrammi ai fini di indagine.
Nel novero dei sistemi di sicurezza casa disponibili al giorno d’oggi è necessario fare un distinguo fra i sistemi attivi ed i sistemi passivi. Ognuno ha una sua funzionalità ma mentre quelli attivi sono riconducibili ai veri e propri sistemi di allarme (antifurto, videocamere, ecc…), i sistemi passivi sono tali perché non dotati di particolari dispositivi elettronici finalizzati all’attivazione di un allarme. Ottenere un preventivo per una ristrutturazione che miri ad aumentare, nel contempo, la sicurezza della propria abitazione è generalmente molto semplice; in questo modo si può avere un’idea e tenere sotto controllo i costi di un eventuale rinnovo della propria casa.
Sistemi di sicurezza passivi
In altri termini, i sistemi passivi di sicurezza sono i più diffusi ed installati in quasi tutte le case degli italiani. Fra portoncini blindati ed inferriate, cancelli e grate la tutela della proprietà privata è di tipo statico: un po’ come se la casa fosse protetta da un involucro. Il più noto sistema di protezione casa è, senza dubbio, l’installazione di un portoncino blindato dotato preferibilmente di cilindro a profilo europeo. E’ bene sapere che le porte blindate si differenziano in sei classi, ciascuna delle quali indica il livello di sicurezza.
La classe più bassa, ossia la prima, denota un ridotto livello di sicurezza a differenza della sesta classe all’interno della quale sono incluse porte dall’elevato livello di sicurezza. Queste ultime riescono a resistere anche agli attacchi più ingegnosi, come quelli che si vedono in alcuni film d’azione. Il portoncino blindato indicato per appartamenti e ville può essere annoverato fra la seconda e la quarta classe, dove il grado di sicurezza è garantito da assalti eseguiti con speciali grimaldelli, piede di porco e tenaglie.
Ogni porta anti-effrazione viene sottoposta a specifici test prima di essere messa sul mercato. Fra le prove per l’isolamento acustico e le ignifughe, il prodotto viene assoggettato ad un particolare stress fisico dove viene simulato un tentativo di effrazione. Per rendere efficace la simulazione, i professionisti usano tutte le strumentazioni tipiche di un ladro: in base al tempo impiegato per scassinare la porta si definisce il livello di sicurezza, e quindi anche la classe di appartenenza.
Un secondo sistema passivo di sicurezza casa è l’installazione di inferriate, sia fisse che a battente. Ad utilizzarle sono principalmente i proprietari di appartamenti situati nei primi due piani di un palazzo, oltre a coloro che vogliono proteggere una villa. Realizzate in ferro o in acciaio inox, zincate o verniciate, le inferriate sono montate in prossimità di porte e portefinestre attraverso l’uso di una saldatrice che fissa perfettamente il telaio nel varco dell’uscio. Le inferriate a battente possono essere strutturate con una o più ante che facilitano l’accesso sui balconi o sul giardino. La loro sicurezza è garantita dalla presenza di un chiavistello interno da chiudere di notte o quando si è fuori casa.
Le inferriate fisse invece, note anche con il termine grate, sono montate prevalentemente su finestre sigillandole completamente senza rinunciare alla luminosità delle stanze. Nonostante possano dare l’idea di un carcere, le inferriate sono un ottimo deterrente soprattutto nella stagione estiva. E’ infatti possibile lasciare aperte le finestre ed i balconi per il normale ricircolo d’aria senza avere la paura che qualcuno possa fare ingresso dentro casa. Il fattore estetico è facilmente superabile grazie ai numerosi modelli e alla possibilità di personalizzare con vernici differenti sia le grate che i battenti.
Infine, fra i sistemi passivi rientrano i cancelli e le ringhiere acuminate, ma anche innovativi infissi realizzati con materiali resistenti e modificati con apparecchi che bloccano le finestre o le portefinestre. E’ necessario sapere che esistono specifiche tipologie di serramenti che si pongono fra i sistemi passivi ed i sistemi attivi, proprio per la presenza di alcune tecnologie intelligenti che avvertono in caso di effrazione o intrusione. E’ l’esempio di alcuni modelli di zanzariera fornite di barre ad infrarossi che entrano in funzione nel momento in cui intercettano l’ingresso di corpi in movimento. Il sistema è connesso al telefono del proprietario che può memorizzare più numeri telefonici da avvertire in caso di assenza.
Anche le inferriate possono essere dotate di sensori perimetrali, sia predisposti dalla fabbrica costruttrice sin da principio, sia inseriti in un secondo momento. I sistemi integrati sono appositamente nascosti all’interno del telaio e possono essere rappresentati tanto da raggi infrarossi quanto da tecnologie di chiusura che tutelano dagli scassi eseguiti con il piede di porco.
Sistemi di sicurezza attivi
I sistemi attivi di sicurezza casa sono conosciuti con il termine di antifurto. Ne esistono un’infinità di modelli per tutte le tasche e spaziano dalle tradizionali telecamere di videosorveglianza alle tecnologie più hi-tech, capaci di interagire con smartphone e tablet.
Non è possibile stabilire, a priori, quale sia il miglior antifurto per la casa: la scelta verte su differenti fattori, fra cui cosa si vuole effettivamente da un antifurto e quanto si è disposti a spendere. Ad esempio è possibile installare telecamere da esterno sul pianerottolo di casa o all’ingresso di una villa quando la proprietà è già protetta dalle inferriate, oppure optare in contemporanea per le telecamere da interno, montate in prossimità di finestre e balconi. In entrambi i casi è necessario predisporre anche la registrazione delle immagini, a maggior ragione se si vuole ottenere qualche prova per un’eventuale denuncia. Le invenzioni di ultima generazione suggeriscono la scelta di una telecamera per casa capace di interagire con lo smartphone attraverso un’apposita app.
La tecnologia è semplice ma efficace: è possibile monitorare in diretta gli interni di un’abitazione privata o di essere immediatamente avvisati qualora si avverta qualche strano movimento. A prescindere da dove ci si trovi (se a lavoro o in vacanza lontano da casa) i sistemi funzionano mediante una connessione della telecamera ad un qualsiasi wifi. E’ necessario quindi lasciare aperto il proprio modem se si vuole rendere efficace il meccanismo. Le telecamere per casa più semplici sono economiche e permettono di rilevare le registrazioni in contemporanea all’apertura dell’applicazione. Le tecnologie sofisticate sono dotate di sensori capaci di inviare immediatamente un segnale direttamente sul telefonino.
Si tratta di sistemi 3D Noise Reduction o di Intelligence Videos Analysis che si attivano in presenza di anomalie. Ad esempio il 3D Noise Reduction rileva rumori anomali all’interno di uno spazio mentre l’Intelligence Videos Analysis percepisce comportamenti inconsueti durante la registrazione. Anche il Digital Image Stabilizer sembra essere una buona scelta, soprattutto quando si necessita di immagini chiare e nitide, non sfocate con fotogrammi stabilizzati. Il costo per l’installazione di un antifurto tecnologico è leggermente elevato, ma ammortizzabile grazie a numerosi incentivi fiscali.
Ulteriori sistemi di antifurto possono essere montati in prossimità di inferriate, quindi fra balconi e finestre. Disponibili sotto forma di kit, questi prodotti si installano in un secondo momento permettendo di posizionarli ovunque si voglia. Trattandosi di antifurto per casa senza fili gli stessi sono degli allarmi che funzionano con l’alimentazione elettrica e, contemporaneamente, riescono ad accumulare energia necessaria per operare in assenza di corrente. Gli ultimi ritrovati sono addirittura auto-protetti avvisando con un segnale acustico la presenza di guasti o di malfunzionamento all’impianto di allarme.
La scelta di proteggere la propria casa può abbracciare numerose soluzioni. Una casa perfettamente sicura può essere dotata di sistemi passivi ed attivi, ognuno dei quali interagisce in maniera peculiare contro le effrazioni. Portone blindato ed inferriate possono tutelare gli usci, mentre telecamere per casa con interazione per smartphone possono monitorare l’ingresso principale e le stanze con beni di valore. Il momento per approfittare dell’installazione di un sistema antifurto è durante i lavori di ristrutturazione, che potrebbero addirittura incentivare il rinnovamento della propria abitazione. Che sia essa totale o parziale, la ristrutturazione comprende differenti tipi di intervento che possono essere detratti dalla dichiarazione dei redditi.
Gli incentivi
Lo Stato, con lo scopo di incentivare i lavori di manutenzione, le cui spese sono quasi sempre a carico dei legittimi proprietari, dispone annualmente di una serie di misure volte ad ammortizzare i costi sostenuti per la ristrutturazione di un’abitazione privata. A maggior ragione se trattasi dell’acquisto di sistemi che migliorano la sicurezza degli interni, come appunto gli antifurto.
Secondo una norma, contenuta nel punto f) nell’articolo 3 del “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” possono essere passibili di detrazione fiscale IRPEF gli Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. E’ il caso, quindi, dell’installazione di inferriate, così come quella dei portoni blindati, delle grate e dei cancelli, degli infissi con sistema di bloccaggio integrato e serramenti dotati di dispositivi antifurto ma, non da ultimo, tutte le apparecchiature atte a rilevare con telecamere e fotocamere l’intrusione da parte di terzi all’interno della proprietà privata.
Le detrazioni fiscali sono pari al 50% della spesa sostenuta entro il 31 dicembre del 2017 (oltre il quale sarà necessaria un’ulteriore legge per prorogare gli incentivi dal 2018 in poi) e per un tetto non superiore a 98 mila euro per unità immobiliare. Tale cifra ovviamente va oltre il costo di un sistema antifurto tradizionale, ma può sempre favorire i lavori di ristrutturazione della propria abitazione.